Togliti pure le scarpe

foto di Mirko Fava

Quest’estate ho deciso di fare un’esperienza che potesse soddisfare il mio desiderio di comprendere meglio che cosa volesse dire essere missionaria; così, sono stata accolta due mesi dalle Missionarie Saveriane in Thailandia. Ho trascorso un mese a Pak Kret, nella periferia di Bangkok e un mese a Nan, una piccola città piu a nord.
Fare un’esperienza in missione per me è stato prendere le scarpe (o nel caso della Thailandia toglierle) e iniziare a camminare a fianco delle persone. Non sono andata per FARE qualcosa, ma ad imparare a STARE CON e soprattutto PER gli altri. Quello che la missione mi ha chiesto è stato di decentrarmi: spostare l’attenzione da me all’altro.
Ospitata dalle Saveriane ho avuto modo di conoscere di più la loro congregazione: la loro scelta di non indossare l’abito per entrare in contatto con la gente in modo più diretto, senza barriere culturali di pregiudizio e in una realtà assai poco cattolica come la Thailandia ciò fornisce un aiuto non indifferente. La comunità mi ha accolto con grande calore, facendomi sentire una di famiglia, rispondendo pazientemente alle mie continue domande e facendosi da interprete nelle conversazioni con chi del posto non sapeva l’inglese.
Nella realtà di Bangkok le missionarie sono impegnate nelle visite alle famiglie e agli ammalati che vivono negli slam (le baraccopoli), in cammini di formazione e catechesi per giovani e adulti e nella Casa degli Angeli: una struttura che accoglie mamme con bambini gravemente disabili e le aiuta a prendersene cura sia dal punto di vista fisico (insegnando loro tecniche di riabilitazione fisioterapica) che dal punto di vista spirituale alla luce del Vangelo in cui Gesù è il primo a dire che a chi è come loro appartiene il regno dei cieli (Lc 18,16) Continue reading

ORECCHIE TESE

ridotte01Non ho imparato tutto quello che c’è da sapere sulla guerra in Siria. A malapena ho scoperto dov’è il Libano.
Non ho sfamato un intero campo profughi con container di aiuti umanitari. Non sono nemmeno riuscita a cucinare a causa dell’abbondanza di inviti improvvisati a colazione/pranzo/cena.
Non ho salvato migliaia di bambini distribuendo vaccini o medicine. Mi sono seduta con loro in sala d’attesa.
Non ho insegnato a leggere o a scrivere (avrei dovuto studiare un po’ di più l’arabo, prima). Ci ho provato con l’inglese, ma sono uscita dalla prima lezione accovacciata e starnazzante come una gallina, coi bambini dietro che mi seguivano da bravi pulcini.
E allora, cosa sono andata a fare? A fare niente. Perché prima di tutto ho dovuto liberarmi dall’ansia da prestazione, dalla pretesa di dover e poter fare qualcosa per gli altri. Bastava esserci. Ma con le orecchie tese.
Così anche se non conoscevo e non conosco tutte le fazioni, gli equilibri e gli squilibrati che trascinano il conflitto in Siria, ho ascoltato i racconti degli abitanti del campo. La loro vita crollata sotto le bombe e ricostruita a pezzi tra il Libano, l’Iraq, la Giordania, la Norvegia, e persino il Canada. Famiglie sparse in attesa di ricomporre il puzzle, orizzonte peraltro piuttosto lontano. Continue reading

L’incontro con una comunità viva

img_0922Al mio ritorno da Jussara, mi sono sentita rivolgere due domande: com’è andata in Brasile? Cosa sei andata a fare là? Alla prima ho risposto sempre nello stesso modo: molto bene. Alla seconda ho fatto più fatica a trovare una risposta unica e convincente.
Grazie al Centro Missionario Diocesano di Modena, quest’anno ho passato 20 giorni a Jussara, città del Goiás, stato del centro ovest del Brasile, dov’è parroco il missionario modenese don Maurizio Setti. Questa esperienza è stata in parte differente da altri viaggi simili perché il Centro Missionario e don Maurizio hanno desiderato che prima di tutto fosse un’esperienza di Chiesa e diocesana.
Quindi cosa sono andata a fare là? Per quanto la risposta non sia convincente nel mio modo “europeo” di intendere la parola “fare”, sono andata ad incontrare. Incontrare una Chiesa, un popolo, delle persone. E a scoprire che questo incontro poteva veramente cambiare le vite, la mia e quelle degli altri. Continue reading

Brasile (Jussara-Goias)

Obiettivi:

Conoscere le attività pastorali e sociali della parrocchia di Jussara, nella diocesi di Goias dove da oltre 50 anni sono presenti i missionari della nostra diocesi di Modena. Vogliamo scoprire la cultura e le tradizioni del popolo che vive in questa terra attraverso il servizio nelle attività parrocchiali, soprattutto con i giovani e i bambini dell’oratorio. Parroco di Jussara è il modenese don Maurizio Setti, in Brasile dal 1998.

sito parrocchia Jussara: http://gracas.sgcp.com.br/

Periodo:

tre settimane a partire dalla fine di luglio

Contatti:

Centro Missionario Diocesano Modena

e-mail: missio@modena.chiesacattolica.it

tel. 059/2133831 cell. 335.6470863 (Francesco)

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Brasile (San Paolo)

La Congregazione “Figlie della Provvidenza” per le Sordomute, presente in terra di missione in Sri Lanka dove si dedica all’istruzione, educazione e servizio dei non udenti in contesto di particolare disaggio socio economico, dà la possibilità ai giovani di fare un’esperienza di forte umanità attraverso l’incontro diretta con una realtà molto diversa dalla propria; vivendo e scoprendo la bellezza del diverso per poter poi mettersi in gioco.

Periodo: Lunedì 8 agosto – 5 settembre circa

Per chi:

l’esperienza, pur essendo proposta ai giovani, non esclude le persone adulte che possono condividere la vita comunitaria.

Gruppo:

5/6 persone

Attività:

– Vivere contatto diretto con i bambini sordomuti delle scuole e del convitto

– Contatto con i giovani della parrocchia

Formazione:

Parallelamente alla formazione proposta dal Centro Missionario, le Figlie della Provvidenza, prima della partenza, forniranno ai ragazzi un corso specifico diviso in 5 step per aiutarli a trarre il meglio dall’esperienza diretta sul campo.

Contatti:

Figlie della Provvidenza per le Sordomute

Corso Cavour 54

41121 Modena

Tel: 059 239147, 214842

Cel: 366 3373412

e-mail: sr.chionyeoziri@yahoo.com

Responsabile: Sr. M. Chidinma Onyeoziri

Madagascar

Obiettivi:

Vivere un’esperienza missionaria che permetta ai ragazzi di divenire consapevoli delle problematiche legate al paese di missione, ed insieme, cogliere la bellezza e la provocazioni che possono provenire da una cultura così diversa dalla nostra. Il tutto perché nei ragazzi si formi una coscienza critica e un desiderio di rivedere i propri stili di vita affinché diventino sempre più sostenibili. La provocazione poi riguarda anche l’ambito della fede grazie all’incontro con una religiosità molto viva ed attiva nonostante la realtà sia contrassegnata dalla povertà e da diverse situazione di ingiustizia sociale.

Periodo: 8-29 agosto circa

Attività: Durante la missione sono previsti l’animazione di centri estivi per bambini, attività manuali all’interno dei nostri centri, visite alle realtà significative del paese e spostamenti in diversi villaggi.

Per chi:

giovani dai 18 ai 30 anni

Formazione:

Sono previsti degli incontri di formazione in preparazione al viaggio con scadenza mensile ed organizzati in collaborazione con il centro missionario diocesano. Vi saranno inoltre degli incontri specifici per la conoscenza delle problematiche e delle risorse del Madagascar. Sempre durante la preparazione al viaggio si svolgeranno delle attività di autofinanziamento per pagare il vitto e il materiale necessario per la missione.

Contatti:

Centro missionario suore Francescane dell’Immacolata di Palagano

Via Alvarado, 91 – 41123 Modena

Tel: 059 332535 / 3313553396

www.centromissionario.net

Pagina facebook: Centro missionario suore francescane

Responsabile: Suor Silvia

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Argentina

 

 

Obiettivi:

vivere un’esperienza missionaria, che apra lo sguardo dei giovani sulla realtà di un Paese lontano dal loro luogo abituale di vita, dalla loro cultura, dalla loro mentalità. Insieme alla comunità delle suore della carità, che da anni è presente in Argentina, i ragazzi potranno fare esperienza di “andare verso le periferie del mondo”, incontrando gli emarginati, i poveri, coloro che non hanno né volto né voce nelle grandi decisioni mondiali. Si tratta di un cammino di crescita attento alla dimensione culturale, relazionale, di fede dei giovani partecipanti e che contribuisce a mettere le basi per la formazione di una coscienza critica. Un cammino che non si esaurisce nelle tre settimane di esperienza, ma che vuole diventare stimolo di un impegno cosciente e responsabile nel luogo di vita dei ragazzi stessi, là dove si gioca il loro quotidiano, per contribuire a porre semi di una umanità nuova, attraverso l’incontro con l’altro, con se stessi e con la Parola di Dio che trasforma il nostro stile di vita, la nostra mentalità, il modo di stare in relazione.

Attività:

condividere un quotidiano fatto di relazioni, incontri, con l’animazione di bambini e giovani, con l’essere accolti in una famiglia, e con la vita della comunità cristiana. La comunità delle Suore della Carità vive in mezzo alla gente, in una esperienza di “stare” in mezzo a loro. Condivide con la Chiesa che è in America latina la passione per Dio e la passione per l’uomo e la donna di oggi, manifestando loro la tenerezza e la misericordia del Padre.

Per chi?

L’esperienza è proposta ai giovani dai 18 a 30 anni.

 

Formazione:

Incontri di formazione in preparazione al viaggio in collaborazione con il centro missionario diocesano, con scadenza mensile.Incontri specifici per conoscere le suore della carità e la realtà dell’Argentina con la sua cultura, le sue risorse, le sue problematiche.

Contatti:

Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret

Via Sant’ Agostino, 6, 41121 MODENA

tel. 059.223069

 

Responsabile

Suor Caterina

cell. 3479076202

e-mail: maricate@email.it

www.suoredellacarita.org

www.fondazionethouret.org

arg

Albania

Obiettivi

La missione reggiana in Albania opera a servizio di otto villaggi sparsi per le montagne del “Paese delle aquile”, nella Diocesi di Sapes. Gomsiqe è il centro della missione dove attualmente risiedono don Stefano Torelli diversi volontari italiani. Il campo estivo è un’esperienza che permette di scoprire realtà diverse dalla propria, interagendo con la gente dei villaggi che segue la missione. Il servizio di chi partecipa ai campi viene svolto in una realtà di vita comunitaria.

Per chi

L’invito è rivolto, in particolare, ai gruppi parrocchiali accompagnati da un responsabile, ciò non toglie che possano unirsi altre persone esterne al gruppo. E’ necessario partecipare agli incontri di preparazione.

Periodo

Sono previsti due periodi: primi quindici giorni di luglio e ultimi quindici giorni di agosto

Attività

  • Creare momenti di gioco e attività con bambini e ragazzi.
  • Animare le Messe nei vari villaggi.
  • Far visita alle famiglie, conoscendo così la loro realtà.

Contatti

Centro Missionario Diocesano Modena

e-mail: missio@modena.chiesacattolica.it

tel. 059/2133831 cell. 335.6470863 (Francesco)

Facebook: missiomodena