Lettera di Giacomo da Abéché, Ciad

IMG_20180304_09311910 aprile, ebbene sì, ci siamo!
Sono le 4.30 del mattino quando il papà mi viene a svegliare! È ora di partire!
Ancora intontito finisco la valigia e carichiamo tutto sulla macchina direzione Venezia (figurati se non doveva esserci uno sciopero di Air France quel giorno…)
Riusciamo a giungere a Venezia e dopo il check-in e una colazione rapida è ora di imbarcarsi!
Arrivato a Parigi ho tutto il tempo per visitare tutto l’aeroporto e trovare un posto dove mangiare. Cambiano un paio di volte il gate dell’aereo diretto a N’Djamena per farci fare un po’ di ginnastica (ovviamente ci facevano spostare tra due gate che erano ai due estremi dell’aeroporto).
Finalmente, con un po’ di ritardo, si parte per N’Djamena.
Una volta arrivato vengo accolto dal caldo e da quell’odore che sa tanto di Ciad, che riempie l’atmosfera e le narici. Durante tutti i controlli, quando scoprono che sono italiano, iniziano tutti a farmi i complimenti dicendo che la Roma è forte, scopro cosi che ha vinto tre a zero contro il Barcellona! Continue reading

  Um viagem no viagem   Chi semina amore, raccoglie felicità 

20180417arianna_baccariniMartedí 10 Aprile, si parte.
Per dove ? Per un piccolo Stato situato nel cuore del Brazil, il Tocantins. Prima di partire, in uno degli incontri fatti con il responsabile del centro missionario ( Frenci per gli amici :) ) e la Madre superiora della congregazione, Suor Chidimna, avevamo parlato di un altro posto in Brasile, oltre a San Paolo, dove la congregazione lavorava, sempre con la crianças sorda, ma in maniera differente. E mentre me ne stavo seduta sul divano a sorseggiare the Sri Lankese, li ascoltavo parlare di questo Tocantins, un posto vicinissimo all’Amazzonia, delle suorine che lavoravano lì, con un caldo assurdo ma immerse nella natureza più incredibile e con la mente ho iniziato a fantasticare e a pensare se mai avrei avuto la possibilità di andare in questo posto, che appariva così lontano ed incredibile dai loro racconti.
Ed ora eccomi qua, con il piccolo trolley  prestato da irmã Eliene pieno delle cose da portare alle suorine di là e giusto qualche mio vestito, la borsa fatta, qualche paõ du queijo fresco per il viaggio e un bagaglio di emozioni che non entrerebbe neanche in due valigie da 23kg.  Continue reading

Lettera da don Maurizio Setti dal Brasile

setti002Siamo partiti mercoledì 6 di marzo per visitare 5 comunità lungo il fiume Curicuriari affluente del rio Negro. Il primo problema che abbiamo incontrato è stata la secca del fiume con pietre che affiorano da tutte le parti e potevano capovolgere la lancia della parrocchia. Per questo abbiamo ridotto al minimo le persone che ci accompagnavano e usato un motore più piccolo. Chiaramente ci siamo affidati con tutte le forze alla provvidenza di Dio e alla maestria del nostro guidatore. Abbiamo toccato comunità numerose e ben organizzate e altre con pochissime famiglie, ma tutte molto accoglienti e felici di poter celebrare con noi dopo 4 mesi dall’ultima visita. Continue reading

Lettera da suor Nunzi Giannotti, missionaria comboniana in Ciad

nunzi01Carissimi
siamo già alle porte della festa di Pasqua e desidero far giungere a tutti gli auguri più sentiti di questa grande festa, dove la Vita ha vinto la morte, che il Signore vi colmi delle sue benedizioni tutte quelle di cui avete bisogno per vivere pienamente in tutti i sensi.
Il nostro ospedale ha continuato a lavorare nonostante lo sciopero generale di tutti gli ospedali del paese meno quelli privati come il nostro, questo ha voluto dire un lavoro supplementare per le nostre sorelle che vi lavorano dentro e soprattutto per suor Elisabetta, comboniana di Bologna, è medico chirurgo e opera, posso dire, tutti i giorni e a volte parte della notte. In questi tempi poi gli ammalati sono arrivati da tutte le parti, ammalati gravi bisognosi di operazioni miracolo… giustamente Elisabetta dice “non sono Padre Pio…faccio quello che posso. Vi assicuro che a volte fa miracoli perché è molto determinata e senza paura. Continue reading