Lettera da Erica e Federica da San Paolo – Brasile

fede_erica2Carissimi,

come ci eravamo ripromesse di fare, ci siamo immerse in questo mondo brasiliano, dal quale riemergiamo momentaneamente per condividere con voi altri momenti della nostra esperienza.

Tra bambini e suore, riso, pollo e fagioli, sordi, muti e cerebrolese (noi), la nostra vita va avanti. Ci siamo trovate il nostro posto in questa routine, ma sono anche successe tante cose che rendono comunque ogni giorno diverso dall’altro. Continue reading

incontro con Alejandro Solalinde

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Minacciato di morte, sotto scorta armata dal 2011: per la prima volta Alejandro Solalinde, «nemico» numero uno dei narcotrafficanti messicani e difensore dei migranti respinti da Trump, si racconta in un libro:

I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini

Il 15 maggio a Modena intervistato dalla giornalista Mariapia Cavani presso l’Ostello San Filippo Neri in via Sant’Orsola

IL LIBRO

Un milione di dollari. È questa la cifra che i narcotrafficanti sono disposti a pagare pur di vedere ucciso Alejandro Solalinde, il più importante difensore dei migranti in Messico, responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec, città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti. Solalinde è un sacerdote cattolico che dal 2011 vive sotto scorta per il suo impegno contro i narcos e per aver denunciato la corruzione delle autorità pubbliche. Continue reading

Passione di Dio. Passione del mondo

ord fil 06Con la domenica delle Palme arriva anche l’ultima riflessione di p. Filippo Ivardi Ganapini missionario comboniano ad Abéché, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad. Grazie davvero p. Filo per queste settimane “insieme”!

(alcune foto dell’articolo sono prese dal sito della diocesi di Mongo)

Passione di Dio. Passione del mondo

Dio soffre con l’umanità e si impasta nel dolore del mondo. La sua passione è quella del mondo. In attesa di risorgere…

Per narrare questo la comunità di Matteo presenta la passione di Gesù di Nazareth come un cammino di sofferenza e vita mai come un cammino soltanto di morte. Come in Africa dove la morte è un passaggio per raggiungere la vita per sempre degli antenati. Tre episodi lo testimoniano: Continue reading

In Fuga dalla Siria

Lab_Fuga_Siria“Se fossi costretto a lasciare il tuo paese che cosa faresti?”
 
Su questa domanda si basa la mostra interattiva “In fuga dalla Siria”  che Caritas, Centro Missionario e Bambini nel Deserto propongono presso la parrocchia di Gesù Redentore a Modena (via Leonardo da Vinci) dal 4 al 7 maggio 2017.
Mettersi nei panni dell’altro è la chiave per comprendere quello che sta succedendo oggi nel mondo e che, inevitabilmente, ci coinvolge anche nel nostro quotidiano.
Grazie a questa mostra/laboratorio sarà possibile avere uno sguardo nuovo e diverso, attraverso una modalità interattiva, sulle condizioni delle persone che scelgono di mettersi in viaggio verso un futuro migliore… ma sarà davvero così?
Il laboratorio per le scuole ha una durata totale di 90 minuti circa ed è possibile parteciparvi con due o tre classi contemporaneamente (numero massimo partecipanti è di 50 circa) secondo i seguenti turni indicati nella locandina a fianco (cliccaci per ingrandirla). Per partecipare è necessaria la prenotazione telefonando o inviando una mail
La mostra sarà aperta la pubblico al pomeriggio e alla sera secondo gli orari indicati e l’ingresso è libero rispettando i turni. La durata dell’attività è di circa un’ora

Che vinca la vita! – Gv 11,1-45

filo03Continuiamo a pubblicare le riflessioni per le domeniche di quaresima di p. Filippo Ivardi Ganapini missionario comboniano ad Abéché, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad. (alcune foto dell’articolo sono prese dal sito della diocesi di Mongo)

Eccovi quella per la quinta domenica.

Che vinca la vita!

La comunità di Giovanni presenta nel suo racconto Gesù di Nazareth che comunica il Regno di Dio come nuova creazione attraverso sette (come i giorni della creazione) segni di vita. Tra questi il ridare vita all’amico Lazzaro:

  1. Questa malattia non porterà alla morte, porterà alla gloria di Dio ”.

La gloria di Dio è l’uomo che vivediceva Ireneo di Lione. “E’ il povero che vive” parafrasava Oscar Romero. Ma come la malattia può portare alla gloria di Dio? Solo quando è sconfitta. E non con ricorso ai “marabouts” o ciarlatani come si fa spesso da queste parti del Ciad. Ma con i nostri dispensari medici nelle campagne. Con l’aiuto di dottor Pascal e dei medici cubani ad Abéché pronti ad ogni ora a salvare vite umane. Così sorella malattia diventa una possibilità per attraversare fratello dolore e rinascere. Nella salute e nella gioia di vivere. Nel rialzarsi da letto dopo un attacco di malaria o di tifo così frequenti da queste parti. Sembrava di non farcela. Ma poi tornano le forze e la voglia incontenibile di ricominciare.

  1. Se qualcuno cammina di giorno non inciampa perché vede la luce di questo mondo”vaccination

I discepoli hanno paura di tornare in Giudea dove hanno cercato di lapidare Gesù. Ma il maestro va convinto e rassicura i suoi che chi cammina con Lui non inciampa, non si sbaglia. Rischia tutto, certo, ma è a testa alta perché è con Gesù la “vera luce del mondo”. Che accompagna a fare verità. Quella che rende liberi. Così la Chiesa in Ciad non deve avere paura di parlare e camminare seguendo Gesù contro la corrente del mondo. Come hanno fatto con coraggio i Vescovi nel messaggio di Natale 2016:” Noi constatiamo che la popolazione sviluppa sempre di più un sentimento di abbandono e una mancanza di fiducia verso le autorità amministrative e tradizionali. Si sente trascurata e colpita nei suoi diritti elementari. Lei osserva, impotente, le nomine a posti di responsabilità a livello dello Stato che spesso non rispettano i criteri della competenza. La popolazione é testimone della mancanza di dialogo tra governo e opposizione da una parte e tra governo e società civile dall’altra, mancanza di dialogo che costituisce una minaccia reale per la democrazia. I cittadini sono strumentalizzati e sfruttati dagli uomini politici, in particolare durante i periodi elettorali”.

soins3. “il nostro amico Lazzaro si è addormentato ma vado a svegliarlo”

Gesù non parla di morte ma di sonno. La morte allora è solo un passaggio per una vita di una qualità tale da superare la barriera del tempo. Ed essere per sempre. Certo un colpo al cuore della famiglia e della comunità. Ma basta restare nelle nostre “places mortuaires”, i luoghi della morte, in Ciad, per renderci conto che le lacrime e i pianti lasciano il posto poco alla volta ai canti e alle danze. Il dolore immenso al the e al pasto di festa. Anche questa è passione, morte e resurrezione.

Contro tutte le morti più atroci frutto delle terribili ingiustizie del mondo Gesù di Nazareth ridona vita e speranza quando tutto sembrava perduto.

Per cambiare il mondo finalmente in Regno di Dio.

Poco alla volta, basta anche che una sola persona solo cambi.

Come diceva Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

prime notizie da Erica e Federica – San Paolo, Brasile

IMG-20170320-WA0004Carissimi,

nonostante siamo già qua da ormai tre settimane, ci sembra di essere arrivate ieri, pur essendo consce che questo tempo è in realtà volato.

Siamo in Brasile, a San Paolo, e sì, viviamo in una favela. Una favela può essere composta da case costruite con cartoni, ma anche da case in muratura, come la nostra. Quello che rende un quartiere una favela, è il grado di insicurezza in cui vivono le persone. Forse noi non viviamo qui ancora da troppo tempo per poter descrivere in maniera oggettiva la realtà in cui siamo capitate. Questo primo impatto deriva solamente da quello che ci è stato permesso di vedere da fuori e da dentro. Continue reading

Creazione in corso – Gv 9,1-41

IMG_0847Continuiamo a pubblicare le riflessioni per le domeniche di quaresima di p. Filippo Ivardi Ganapini missionario comboniano ad Abéché, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad. (alcune foto dell’articolo sono prese dal sito della diocesi di Mongo)

Eccovi quella per la quarta domenica.

Creazione in corso

La comunità di Giovanni presenta nel suo racconto i sette segni di vita che Gesù di Nazareth compie nel cammino. Tra questi il segno della vita resa ad un cieco, come me e te, che ancora non vede la speranza del mondo. Come oggi in Africa: Continue reading

Wallah – Je te jure – proiezione a Modena

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Trailer qui

Regia: Marcello Merletto
Paese di produzione: Italia/Niger
Anno: 2016
Durata: 63

Sinossi:
“Wallah – Je te jure”‘ racconta le rotte migratorie dall’Africa occidentale all’Italia, passando per il Niger, attraverso le storie e le testimonianze di donne e uomini in viaggio e delle loro famiglie. Villaggi rurali sel Senegal, stazioni degli autobus, “ghetti” dei trafficanti, case e piazze italiane fanno da sfondo a viaggi coraggiosi, dalle conseguenze spesso drammatiche. Alla frontiera europea che – “lo giuro su Dio” – alcuni dei protagonisti attraverseranno, si aggiungono poi le barriere della vita quotidiana in Italia.

Assistenti di produzione: Elisabetta Jankovic, Giacomo Zandonini. Prodotto da OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

Missione al bivio della vita – Gv 4,4-52

filo03Continuiamo a pubblicare le riflessioni per le domeniche di quaresima di p. Filippo Ivardi Ganapini missionario comboniano ad Abéché, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad. (alcune foto dell’articolo sono prese dal sito della diocesi di Mongo)

Eccovi quella per la terza domenica.

Missione al bivio della vita

La comunità di Giovanni presenta nel suo racconto Gesù di Nazareth che attraversa la regione di Samaria, considerata terra dei lontani da Dio, e si ferma al pozzo a mezzogiorno. Luogo dell’incontro e dell’attesa del proprio turno per prendere l’acqua. Come le donne ciadiane che parlano a lungo tra loro e si riposano dopo lunghi chilometri. Al loro fianco gli instancabili asini che attendono il peso e sono chiamati da queste parti “ministro dei trasporti”. Gesù di Nazareth interpella e provoca una donna e tutti noi: Continue reading

Risorgere: per scendere e ascoltare – Mt 17,1-9

filo02Continuiamo a pubblicare le riflessioni per le domeniche di quaresima di p. Filippo Ivardi Ganapini missionario comboniano ad Abéché, nel vicariato apostolico di Mongo, in Ciad. (alcune foto dell’articolo sono prese dal sito della diocesi di Mongo)

Eccovi quella per la seconda domenica.

Risorgere: per scendere e ascoltare

La comunità di Matteo presenta nel suo racconto Gesù di Nazareth in cammino verso Gerusalemme, il centro del potere economico, politico e religioso. Ora che la sfida decisiva si avvicina prende con sé i discepoli più sgangherati, Pietro, Giacomo e Giovanni per tornare sulla montagna che già aveva ospitato il sogno di Dio, il discorso delle beatitudini (Mt 5,1-12). Fare memoria del sogno spinge a risorgere nel cammino perché come diceva sempre Helder Camara: “Se sogno da solo il sogno resta tale. Se sogniamo insieme il sogno diventa realtà”. Anche oggi in Africa: Continue reading