I tempi dell’Africa

visitare 2Ottobre 2018. A distanza di un mese mi trovo a mettere per iscritto quelle che sono state le mie tre settimane in Ciad. Un paese con tempi, abitudini, cibo e modo di pensare completamente diversi dal nostro. Penso e ripenso da dove iniziare, difficile mettere in ordine i ricordi ed i pensieri legati a questa indimenticabile esperienza. E allora eccoci, 4.30 del mattino: siamo su una jeep, nel nord est dell’Africa. Ci hanno detto che andremo a ‘svegliare il sole’; la sensazione è quella di stare ancora sognando. Ed è questo stato che accompagna quasi tutte le giornate qui ad Abéché, seconda città del Ciad per estensione (dopo la capitale N’djamena), una città nella quale le certezze e le comodità che attribuiresti ad un corrispettivo paese europeo non puoi dare per scontato. Ed allora inizi ad aprire gli occhi. Continue reading

Cambiare lo sguardo

MessaPartire per un viaggio significa partire con domande, con sogni e con speranze. Partire per un viaggio di tre settimane per visitare il quartiere di Tondo, a Manila, nelle Filippine, significa avere voglia di incontrare, voglia di cambiare lo sguardo.
È con questo desiderio nel cuore che decidiamo di partire per essere catapultate in una realtà così lontana dalla nostra. Ci siamo messe in cammino con delle domande, alla ricerca. È difficile mettere dentro a poche righe quello che abbiamo trovato, ma proviamo a riportare qualche immagine. Continue reading

Ritornate più consapevoli – racconto esperienza estiva in Paraguay

01Il 6 agosto siamo partite per un’esperienza missionaria di tre settimane in Paraguay. Qui si trovano due case delle Suore Francescane dell’Immacolata di Palagano: una situata nella capitale Asuncion, l’altra nel villaggio di Puerto Pinasco nel nord del Paraguay.
Abbiamo trascorso i primi giorni ad Asuncion, dove abbiamo visitato la città e conosciuto la missione delle suore che, oltre ad occuparsi del quartiere in cui abitano, fanno da appoggio alle consorelle che si trovano a Puerto Pinasco ed anche alle ragazze che, da Puerto Pinasco, decidono di continuare gli studi nella capitale.
Dopodiché siamo partite per il “Chaco”: un’immensa regione nel nord del Paraguay che costituisce il 60% del territorio ma è abitata solamente dal 2% della popolazione. Questa è attraversata dal fiume principale sul quale sorgono alcuni villaggi, tra cui Puerto Pinasco che, nonostante disti dalla capitale soltanto 500km, siamo riuscite a raggiungere soltanto dopo un viaggio di 24 ore tra collettivo (pullman) e “barco”. Continue reading

Una missione povera

madagascar02Il Madagascar per noi è stato condividere per tre settimane la vita delle suore missionarie francescane. È stato il cielo grigio della capitale, Tanà, una metropoli caotica che al suo interno racchiude tutte le contraddizioni di questo Paese. È stato il vociare incessante dei venditori ambulanti. È stato la puzza di smog e di carne lasciata al sole. È stato vedere quest’isola-continente riflessa negli occhi dei bambini che giocavano nelle strade sterrate con dei pezzetti di lamiera in mezzo ai polli e ai cani randagi. Per noi il Madagascar è stato sedersi in braccio ad altre persone dentro ai taxi brousse. È stato piantare piselli sotto il sole nel campo delle suore.

Continue reading

Veglia Missionaria Diocesana

20181019veglia missio fiorano4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì 19 ottobre alle ore 21 il vescovo Erio presiederà la Veglia Missionaria Diocesana presso il santuario di Fiorano.
Durante la veglia potremo ascoltare la testimonianza di Clara Torres Acevedo che da tanti anni è impegnata nella lotta contro la tratta di persone in Africa e in Messico collaborando con Talitha Kum
Davide Muradore di Fiorano riceverà il mandato missionario

 

“Esta é a missão”

brasile02Dopo aver volato per 13 ore percorrendo più di 9000 km; dopo esserci trovate, prive di qualsiasi conoscenza della lingua e dei segni, in mezzo a brasiliani che parlano solo portoghese e a un centinaio di bambini sordomuti che usano solo il linguaggio dei segni; dopo aver mangiato più di 48 piatti di riso e bevuto più di 72 caffè in 24 giorni…siamo qui, a Modena, a ripensare alla nostra esperienza estiva di Missione a San Paolo, cercando le parole più adatte per raccontare a chi non era con noi ciò che abbiamo vissuto.

Quali parole potrebbero essere più significative di quelle imparate in Brasile e che tuttora ci portiamo nel cuore? Eccone allora alcune. Continue reading

Destinazione Sri Lanka

Eccoci!!!!!IMG_2492
Siamo Elena, Francesca ed Isabella, siamo partite a luglio da Modena senza conoscerci, ma chiamate a metterci in gioco in un paese lontano e sconosciuto in un’ esperienza comune: destinazione Sri Lanka . Siamo state accolte dalle suore Figlie della Provvidenza, che con le loro attenzioni e premure ci hanno fatto, da subito, sentire a casa anche a contatto con una cultura nuova, molto diversa dalla nostra che si esprime in un modo di vivere semplice, essenziale e “forse” più genuino rispetto a quello a cui eravamo abituate.
La sfida a cui non eravamo preparate è stata conoscere e rapportarsi con i bambini della scuola, 100 bambini e bambine di diverse età e diverse abilità contemporaneamente. Particolarmente emozionante è stata la scoperta dei bimbi sordi accolti dalle suore, con i quali giocavamo, facevamo compiti e attività creative . Continue reading

A porta si rapi di intra

IMG_2080L’avevamo definito un viaggio „al contrario“. Il senso contrario della nostra rotta rispetto a quella dei migranti non è la sola dimensione che ci siamo visti ribaltare durante quei giorni di incontri, dal 23 al 31 luglio scorso. Sono stati momenti intensi, alla maggior parte dei quali non eravamo preparati.
Dopotutto, come si fa ad essere preparati ad ascoltare la voce di Vito, mentre racconta di quella notte in mare, sulla sua Gamar, che si riempiva di giovani eritrei, naufraghi a pochi chilometri dalle coste di Lampedusa? Era il 3 ottobre 2013, e Vito era lí, presente, nelle vesti di un uomo, semplice ma vero, cosí come era in mezzo a noi pochi giorni fa, a farci commuovere attraverso le sue parole. Ma questa commozione non puó rimanere un’emozione superficiale. Deve entrarci dentro e darci il coraggio di dire basta a questa indifferenza, di schierarci, una volta per tutte, dalla parte degli esseri umani. È la stessa cosa che fa Kamal, con la sua associazione in difesa dei venditori ambulanti, che a Palermo si è trovato a combattere per i suoi diritti dapprima, e poi anche per i diritti degli italiani. Kamal, origini marocchine, ha imparato l’italiano cosí bene che ha fatto del linguaggio la sua arma a doppio taglio. Continue reading